martedì 27 ottobre 2009

IN TENSIONE. LA VITA DI LEONARD BUNDU

In tensione. Come altro si potrebbe definire una vita come quella di Leonard Bundu raccontata dalla brava Michela Lanza nel volume edito dalla Romano Editore? Una vita che sembra scritta da uno sceneggiatore di Hollywood.
Dalla Sierra Leone, dove Leonard è nato da padre sierraleonese e madre fiorentina ed è cresciuto fino ai sedici anni, a Firenze, che offrì un rifugio sicuro dalla guerra civile che stava iniziando a devastare il paese africano. Un’infanzia e un’adolescenza ricche di episodi, dai più spensierati ai più tristi, che però offrono la chiave di lettura per tutto ciò che succederà nei capitoli seguenti del libro e della vita di Bundu. Ossia, la sua avventura del mondo della boxe fino al trono di campione dell’Unione Europea dei pesi Welter, carica attualmente detenuta. Quelli che hanno assistito agli incontri di Bundu e non conoscono Leonard potrebbero rimanere sorpresi. Sul ring una furia, una molla di muscoli che mena come un fabbro. Fuori dal ring un ragazzo incredibilmente gentile, simpatico, estremamente dolce. La figura di Leonard Bundu è davvero bella, e il libro ne offre un’ottima testimonianza grazia anche ad una buona scrittura, precisa e scorrevole.
Il volume si arricchisce inoltre delle testimonianze di alcuni dei personaggi che meglio lo conoscono. Alessandro Boncinelli, il suo maestro di pugilato e non solo, Piero Pelù, rockstar cognato di Leonard, Adrian Mutu, il fuoriclasse della Fiorentina attuale, e Luca Toni, bomber della Fiorentina di non troppe stagioni fa. E se ancora non bastasse, una ricca galleria fotografica mostra un Leonard Bundu affaticato durante gli allenamenti, gioioso dopo una vittoria sul ring, ma anche un Leonard inedito: nel giorno del suo battesimo, sui banchi di scuola e mentre gioca sulle strade in Sierra Leone, o nella sua vita quotidiana insieme ai meravigliosi figli, André e Frida, e la compagna Giuliana.
Ciliegina sulla torta, un glossario se non un vero e proprio dizionario del mondo del pugilato chiude quello che non può essere giudicato che, a prescindere dalla passione per i ring o meno, è un ritratto articolato e godibile di uno dei personaggi più belli e puliti che Firenze oggi ci offre: Leonard Bundu.

VOTO: 7 - Una lettura piacevole, una persona incredibile

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