martedì 9 febbraio 2010

COMPAGNI DI SANGUE - Michele Giuttari e Carlo Lucarelli - BUR

Altro punto di vista sul mostro e i suoi amiconi della merenda. Stavolta, però, il punto di vista è quello di Giuttari, al tempo capo della mobile di Firenze e "scopritore" della pista che ha portato a individuare Vanni, Lotti e tutti gli altri Compagni di sangue.
Come già detto su questo blog, la vicenda è di per sé appassionante. Una mente letteraria non avrebbe mai potuto partotire qualcosa del genere. Infatti, gli assassini che popolano le pagine dei libri, da sempre, sono "uni", mai "trini" o più. Questo avvalora la tesi per cui sono la terra e il cielo i luoghi più strambi.
Il libro ripropone le indagini di Giuttari, i suoi convincimenti, i passaggi logici, gli interrogatori incrociati. Lo stile, be', quello lascia un po' a desiderare. Pare di leggere un verbale. Ma tutto sommato, la vicenda è troppo succulenta per star dietro a queste piccolezze stilistiche.

Nessun commento: