
Come già detto su questo blog, la vicenda è di per sé appassionante. Una mente letteraria non avrebbe mai potuto partotire qualcosa del genere. Infatti, gli assassini che popolano le pagine dei libri, da sempre, sono "uni", mai "trini" o più. Questo avvalora la tesi per cui sono la terra e il cielo i luoghi più strambi.
Il libro ripropone le indagini di Giuttari, i suoi convincimenti, i passaggi logici, gli interrogatori incrociati. Lo stile, be', quello lascia un po' a desiderare. Pare di leggere un verbale. Ma tutto sommato, la vicenda è troppo succulenta per star dietro a queste piccolezze stilistiche.
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