Ci sono periodi in cui a uno non è che gli va di leggere, io non lo so come mai succede ma so che è così. Che uno non è che non legge, quello mai. Ma è incerto, incontentabile. Inquieto. Sicché prendi un libro e lo scarti dopo due pagine, ne prendi un altro e nemmeno lo apri perché non ti piace la copertina, e così via. Non è che penso di essere speciale perché mi capita una cosa del genere, ci mancherebbe. Penso succeda a tutti quelli che leggono assiduamente.
Sono sicuro che dopo una premessa del genere, miei giovani lettori, penserete ad una bella stroncatura di Mia Suocera Beve di De Silva. E invece nà. Questo libro mi è piaciuto. L'avvocato Vincenzo Malinconico sugli scudi ancora una volta, coinvolto suo malgrado in una sorta di processo ad un boss della camorra celebrato in diretta tv dal padre di una vittima. Una riflessione importante sul ruolo della tv, della giustizia e tutto il resto. Una riflessione importante farcita delle solite disavventure dell'avvocato, soprattutto in amore. Insomma, me lo sono letto alla grande. Olè oh oh.